Wednesday, April 30, 2008
straordinario nell'ordinario
ieri sera tornando da castel san pietro alle 23 e 20, al semaforo di idice ho visto un cerbiatto.
l'ho intravisto da lontano e credevo fosse un cane, ho rallentato per paura che tornasse nelle mia corsia ma quando gli ero più vicino ho visto che aveva due orecchie enormi ed era troppo grande per essere un cane. si è girato un attimo verso i miei fari e me e poi ha continuato a attraversare la strada tranquillamente, è salito sul marciapiede ed è scomparso alla mia vista. era bellissimo.
sono queste cose che mi fanno capire che le "prospettive" sono innumerevoli.. quella strada l'ho sempre vista come un mezzo, come un passaggio ma non avrei mai pensato di vederla attraversare da un bambi.. ora, grazie alla mia deformità mentale, quando passerò di lì, cioè ancora tante ma tante volte, avrò un flashback del mio bambi personale.
quello che fa cambiare prospettiva è l'introduzione di un elemento estraneo alla scena famigliare e conosciuta. è come se per le corsie dell'esselunga trovassi una pantera.. una cosa da ricordare no? è quando qualcosa o qualcuno di inaspettato o di fuori dalla tua quotidianità si introduce in un contesto o in un luogo diciamo normale e ordinario.. e questo comporta che ogni volta che passerai di lì avrai l'immagine dello straordinario nell'ordinario.
sono queste cose che alimentano il mio imperativo categorico (vale a dire legge a priori, ndr.) secondo il quale tutto ma davvero tutto dipende dai punti di vista, nel senso più ampio che ci possa essere.
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